La forza del movimento e la sua dinamica rendono visibili emozioni profonde e nascoste, attraverso una forma artistica inusuale.

Il corpo danzante diventa protagonista di un viaggio attraverso le forme immaginarie che disegna nello spazio. Sebbene il gesto della danza sia fugace e istantaneo, è una traccia nell'aria, ha una forza che va oltre il suo stesso movimento, una geometria in costante trasformazione che sfida le leggi della materia e della percezione.

Il suono della danza è stato catturato in uno spazio limitato da molti microfoni e costituisce la base della composizione musicale, creata parallelamente alla coreografia. La coreografia segue la struttura del pas de deux classico come dialogo silenzioso e profondo tra due ballerini che si supportano sia fisicamente che psicologicamente. La velocità e la sfida alla gravità del danzatore incontrano la grazia e la forma della danzatrice, creando un equilibrio che si traduce in un senso di completezza.

La costruzione e decostruzione visiva del movimento disegna linee invisibili, creando una danza di forme che si espandono, si sovrappongono e si dissolvono: il corpo non è più solo una struttura fisica, ma una forza che disegna il mondo.

Coreografia, composizione e arte visiva si uniscono in una presentazione intima, immediata, potente e toccante, che va oltre il palcoscenico, oltre la quotidianità della sala prove, e rivela il processo invisibile che alimenta la danza, catturando le sfumature emotive, i conflitti interiori e la bellezza nascosta che si manifesta quando inizia una danza. Alziamo il velo, insieme, e scopriamo cosa può esserci oltre.