Latifa Echakhch

Latifa Echakhch

 

l'opera

L’installazione dell’artista franco-marocchina appartiene a uno dei suoi dispositivi di scene sospese. Siamo di fronte a un sipario. È una cortina di perle attaccate a un refolo di fili che scendono dal soffitto. Sono piccolissime perle bianche e rosse, da cui traspare l’orma fantasmatica della diva. Una cortina di lacrime e sangue, un’apparizione di bellezza e fragilità, ci dice questa artista che ci ha abituati a sondare gli stati intermedi delle cose.

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biografia

Latifa Echakhch (El Khnansa, 1974) è un’artista che ha fatto del confronto con molteplici culture la sua cifra stilistica: nata in Marocco ma cresciuta in Francia, Echakhch modella la propria poetica artistica sull’incontro dialettico con una realtà plurale. La sensazione di sradicamento e il senso di estraneità rispetto agli usi e ai costumi delle altre nazioni hanno mutato la sua sensibilità e hanno spinto l’artista a voler attraversare confini geografici e culturali. Con svariate tecniche, Echakhch crea installazioni e interventi site-specific, che dialogano e si relazionano armonicamente con la struttura e la storia del luogo che li accoglie. Trasformazione e memoria sono le radici della ricerca dell’artista, che inserisce oggetti densi di profonda rilevanza semantica e simbolica in spazi di possibilità, dove il pubblico è invitato a riflettere ed essere attivo, accogliendo i cambiamenti e abbracciando le proprie memorie

Latifa