I figurini di Benois ritrovati
I figurini di Benois ritrovati
Ernani
Dramma lirico in quattro atti
Musica di Giuseppe Verdi
Libretto di Francesco Maria Piave, dall’omonimo dramma di Victor Hugo
Produzione del Teatro alla Scala, 25 febbraio 1959
Direttore Gianandrea Gavazzeni
Regia Guenther Rennert
Bozzetti e figurini Nicola Benois
n°1: Figurino per il costume di Don Carlos indossato da Ettore Bastianini.
Tecnica: china, pastello e tempera su carta
Inserto di tessuto sull’angolo sinistro superiore del figurino.
Dimensioni: cm 33,1 x 24
n°2: Figurino per il costume di Silva indossato da Nicola Rossi Lemeni.
Tecnica: china, pastello e tempera su carta
Dimensioni: cm 35,5 x 25,1
Mefistofele
Opera in un prologo, quattro atti e un epilogo
Musica di Arrigo Boito
Libretto di Arrigo Boito
Produzione del Teatro alla Scala, 4 marzo 1964
Direttore Gianandrea Gavazzeni
Regia Margherita Wallmann
Bozzetti e figurini Nicola Benois
n°3: Figurini per coppia di ballerini
Tecnica: china, pastello e tempera su carta
Dimensioni: cm 28,4 x 22,33
Cartone di supporto
Dimensioni: cm 31,2 x 24
n°4: Figurini per coppia di ballerine
Tecnica: china, pastello e tempera su carta
Dimensioni: cm 31 x 21
n°5: Figurino per il costume di Mefistofele indossato da Nicolai Ghiaurov
Tecnica: china, pastello e tempera su carta
Dimensioni: cm 33,2 x 24 (bordi irregolari)
“…il vero stile dello spettacolo risalta soprattutto dalle scene e dai costumi – dal romanticismo pittoresco all’astratto puro… il pittore lascia - con la sua opera - un valore tangibile sotto la forma di un “bozzetto-quadro”, che entra a far parte di immensi e preziosissimi archivi e talvolta anche di musei come unica testimonianza delle passate e presenti glorie scenografiche di un grande Teatro”.
Nicola Benois, lettera autografa del 1° febbraio 1973
I figurini ritrovati
Cinque bellissimi figurini tornano a far parte del patrimonio dell’Archivio Storico Artistico del Teatro alla Scala. Si tratta di opere disegnate da Nicola Benois per Ernani della Stagione 1958/59 e per Mefistofele del 1963/64, per realizzare i costumi di scena indossati da Ettore Bastianini, Nicola Rossi Lemeni e Nicolai Ghiaurov.
Oggi, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia, vanno ad aggiungersi ai 509 bozzetti e 1663 figurini realizzati dallo scenografo russo, italiano di adozione, nei quasi cinquant’anni di carriera scaligera.
Nicola Benois
Nicola Benois, figlio di Aleksandr, nasce nel maggio del 1901 a Oranienbaum, Pietroburgo, dove il padre era direttore scenico del Teatro Mariinskij, il teatro dell’opera imperiale. Entra in contatto giovanissimo con molte personalità del suo tempo, tra cui Prokof’ev, Kandiskij e Stravinskij.
Si forma con suo padre prima di frequentare l’Accademia di belle arti di San Pietroburgo. Nel 1920 lavora sotto la guida di Oreste Allegri capo scenografo dei Teatri di Stato di Pietrogrado, ma già nel 1923 abbandona l’URSS e nel 1924 è a Parigi dove incontra il regista Aleksandr Sanin che lo propone a Toscanini come scenografo di Chovanščina di Musorgskij, che va in scena al Teatro alla Scala nel marzo 1926. Apprezzato da Toscanini e Caramba, viene invitato alla Scala soprattutto per allestimenti di ambientazione russa.
Lavora a Roma dal 1927 al 1932 dove collabora con il Teatro Reale dell’Opera.
Nel 1937 viene nominato direttore dell’allestimento scenico alla Scala succedendo a Caramba (scomparso nel 1936): ricoprirà l’incarico sino al 1970 firmando ben 126 produzioni. Appena nominato, nel 1937, colloca i nuovi laboratori di scenografia del Teatro alla Scala in via Baldinucci e rivede l’impianto illuminotecnico del Teatro. Nel 1939 inaugura la sartoria interna del Teatro alla Scala e rinnova il palcoscenico con i ponti mobili.
Muore a Codroipo (Udine) nel marzo del 1988.